Il primo incontro al Murate Idea Park segnò ufficialmente l’inizio del percorso. C’era solo un piccolo dettaglio:Marco ci andò da solo.Carlo, quel giorno, era impegnato in un’udienza per un caso di recupero crediti (shhhh, non potevamo dire altro… segreto professionale). Quindi, con il peso della rappresentanza diGiurisApp sulle spalle e una cartella piena di appunti mentali, Marco prese il treno per Firenze, pronto a immergersi in un mondo diidee, mentor e nuove sfide.
Appena arrivato, Marco si trovò davanti un gruppo eterogeneo di startup selezionate: idee freschissime ancora in fase embrionale, progetti già con MVP funzionanti, team più numerosi, altri composti da una sola persona. Tutti erano lì per lo stesso motivo: trasformare un’intuizione in un prodotto concreto, utile, scalabile. L’atmosfera era un mix di entusiasmo e tensione. C’era chi prendeva appunti su ogni parola dei mentor, chi annuiva con espressioni profonde, chi già faceva networking con la sicurezza di chi sembrava aver frequentato incubatori da una vita. Marco?Marco osservava e ascoltava. Senza forzature, lasciava sedimentare stimoli e prime ispirazioni.
Dopo le presentazioni, arrivarono i primi spunti di riflessione.Temi concreti, tosti: come costruire un modello di business solido, come validare l’idea con il mercato reale, come affrontare la raccolta fondi, come strutturare un pitch che non si perdesse in tecnicismi ma raccontasse davvero la visione. Tra una slide e l’altra, Marco realizzò una cosa: GiurisApp era ufficialmente in corsa. Non era più solo un’idea nata tra un caffè e un confronto suTeam4idea. Ora aveva un posto a tavola, e una missione da compiere: dimostrare di avere gambe per camminare — anzi, per correre.
L’incontro segnò solo l’inizio di un percorso che ci avrebbe messo alla prova. IlMIP era un’opportunità concreta, ma anche una sfida impegnativa: dimostrare cheGiurisApp avesse un potenziale reale e non solo sulla carta. Un’idea giusta, certo. Ma servivano metodo, visione, e tanta capacità di adattamento. Carlo avrebbe recuperato il prossimo incontro, pronto a portare la sua esperienza e il suo sguardo legale al tavolo. Nel frattempo, Marco aveva il compito di riportare tutto: appunti, strategie, suggestioni, e magari anche un paio di contatti utili per il futuro. Un passo dopo l’altro, stavamo entrando nel vivo.
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